„STORIA. Il canto della “Chiarastella” avrebbe origini antichissime, originariamente connesso a forme di propiziazione risalenti a credenze pre-cristiane e ad antichi riti di fertilità, e che successivamente si sarebbe “adattato” alla diffusione del Cristianesimo. La “Chiarastella” veniva eseguita per la questua di fine anno nelle campagne e nelle zone Pedemontane del Veneto, diffondendosi poi anche in tutto il Nord Italia. I protagonisti erano, in origine, anziani e mendicanti che, a causa dell’indigenza economica, chiedevano la carità soprattutto di generi alimentari o pochi soldi per sopravvivere durante l’inverno. Successivamente la “Chiarastella” cominciò ad essere eseguita da gruppi di compagnie giovanili che intonavano canti a versi a più voci ispirati al Natale, al viaggio di Maria e Giuseppe verso Betlemme, alla nascita di Gesù con il contorno di angeli, pastori, comete e Magi; talvolta erano accompagnati da semplici strumenti. Tali canti venivano eseguiti lungo le vie dei paesi, nei colmelli, nelle piazze e dinanzi alle porte delle famiglie più facoltose per ottenere delle “regalie” che consistevano in generi alimentari o pochi spiccioli; il rito, poi, si concludeva con un canto di buon augurio e di ringraziamento e con la ripresa del cammino. Spesso le compagnie giovanili, ma anche gli occasionali anziani questuanti, portavano una gran stella di carta colorata e legno, illuminata al centro da un lumino o da una candela; era fissata sulla sommità di un’asta tenuta da uno dei cantori e talvolta era costruita con un meccanismo che la rendeva in grado di girare su sé stessa.“
Da inizio dicembre anche per le vie di Giarre è ripresa questa tradizione per portare l’augurio della nostra parrocchia.
A partire dalle 19:30 fino alle 21:00 il canto arriverà a tutte le famiglie, ogni sera una nuova via tempo permettendo. Tutti sono ben accetti per fare gruppo, in fraternità.