annuncio a mantova vescovo padova claudio cipollaIl Santo Padre Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Padova presentata da mons. Antonio Mattiazzo in conformità al can. 401 § 1 del Codice di Diritto Canonico e ha nominato nuovo Vescovo della Chiesa di Padova mons. CLAUDIO CIPOLLA, finora Vicario Episcopale per la Pastorale della Diocesi di Mantova e Parroco di Sant’Antonio di Porto Mantovano.
L’annuncio è stato dato alle ore 12 di  sabato 18 luglio dalla Sala Stampa Vaticana e in contemporanea nelle Diocesi di Padova e di Mantova.
 
 
 
 
Il nuovo Vescovo di Padova: Mons. CLAUDIO CIPOLLA
 
Il Rev.mo Mons. Claudio Cipolla è nato a Goito, in Provincia e Diocesi di Mantova l’11 febbraio 1955.
È stato alunno del Seminario Vescovile di Mantova fin dalle scuole medie, frequentando poi le scuole superiori e lo Studio Teologico dello stesso Seminario.
Ha ricevuto l’Ordinazione presbiterale il 24 maggio 1980 nella Basilica Concattedrale di Sant’Andrea, a Mantova, per le mani di S.E. Mons. Carlo Ferrari, allora Vescovo diocesano.
Mons. Claudio Cipolla ha ricoperto i seguenti incarichi:
Dal 1980 al 1989: Vicario Parrocchiale della Parrocchia di Ognissanti, in Mantova;
Dal 1988 al 1990: Assistente della Branca Esploratori e Guide dell’A.G.E.S.C.I.;
Dal 1989 al 1990: Vicario Parrocchiale della Parrocchia dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, in Medole;
dal 1989 al 1992: Assistente Provinciale dell’A.G.E.S.C.I.;
dal 1990 al 2008: Direttore della Caritas Diocesana;
dal 1998 a oggi: Parroco di Sant’Antonio di Porto Mantovano;
dal 2008 a oggi: Vicario Episcopale per il Settore Pastorale.
Mons. Cipolla è stato Responsabile Diocesano per la preparazione dei Convegni Nazionali della Chiesa Italiana a Palermo (1995) e a Verona (2006) e membro della Delegazione diocesana agli stessi Convegni.
Attualmente è membro del Collegio dei Consultori (2009-2014), del Consiglio Pastorale Diocesano (2010-2014) e della Commissione per la Formazione Permanente del Clero (2012-2016). È anche Moderatore Generale del Sinodo Diocesano.
È membro “ratione officii”, inoltre, del Consiglio Episcopale (2014-2017) e del Consiglio Presbiterale (2012-2016).
Il 27 ottobre 2011 gli è stato concesso il titolo di “Cappellano di Sua Santità”.
 
Il vescovo eletto Claudio ci scrive
Sorelle e fratelli carissimi,
il Santo Padre Francesco, imprevedibilmente come sempre, ha scelto di inviarmi da voi come  Vescovo. Penso si sia attenuto alla sua sensibilità di scegliere gli ultimi. Vengo tra voi con la consapevolezza di non essere all’altezza del Ministero episcopale e di una Diocesi bella e grande come quella di Padova. Spero che questo sentimento umano di preoccupazione, che immagino comprendiate, possa trasformarsi in umiltà cristiana, in invocazione di sostegno ed aiuto rivolto a Dio e a ciascuno di voi.
Mi stanno accompagnando le parole di Gesù che dalla Croce dice: “Donna, ecco tuo Figlio”.
Accoglietemi come un figlio che vi viene consegnato da Gesù. So che il Signore mi vuole bene e si preoccupa per me. E per questo mi affida alla Chiesa di Padova, come un figlio a una Madre. Vi prego di accogliermi nella vostra vita, nella vostra gloriosa storia, nella comunione dei vostri santi.
Busso alla vostra porta da povero: non ho pretese.
E al discepolo Gesù dice: “Ecco tua Madre!”. Invoco dal Signore la capacità di rispettare tutti e di servirvi nelle vostre necessità. Sarò Vescovo per la vostra crescita spirituale, per servire la vostra gioia, per dare armonia ai vostri carismi.
Il Vangelo dice: “Da quel momento la prese nella sua casa”. Discepolo e madre vivono insieme, nella stessa casa e diventano un “noi”: pranzano, si affaticano, gioiscono e piangono insieme: faremo così anche noi! Ascolteremo insieme il Vangelo e i poveri, ci aiuteremo reciprocamente, con generosità; serviremo insieme la gente che abita accanto a noi, spesso troppo affaticata; collaboreremo onestamente con le istituzioni sociali e civili e con tutti gli uomini e le donne che cercano il bene, l’amicizia, la giustizia e la pace. Insieme: cammineremo insieme!
Sarà mio compito di Vescovo essere attento a chi ha il passo più debole e a non dimenticare gli ultimi, come ci insegna Gesù nel Vangelo e come ci testimonia Papa Francesco.
Un abbraccio, sincero, affettuoso, colmo di speranza a tutti i parroci e a tutti i presbiteri e diaconi della diocesi: con loro soprattutto voglio abitare perché conosco bene la bellezza della vocazione pastorale, ma conosco anche le fatiche della quotidianità. Spero di poter sostenere, con vera dedizione paterna, il nostro seminario.
Un saluto alle persone di vita consacrata che, con la preghiera e con la testimonianza di una vita totalmente ed esclusivamente dedicata a Dio, richiamano ognuno di noi alla radicalità della vocazione battesimale e il primato del Regno dei cieli.
Carissimi sorelle e fratelli nel sacerdozio battesimale, mi impegno ad essere tra voi come colui che dà coraggio, che rialza, che conduce da Gesù. E questo sarà il mio motto episcopale: “Coraggio, alzati, ti chiama”. E’ la misericordia di Gesù che sa percepire le grida dei poveri. Io mi riconosco, al vostro fianco, nei discepoli che hanno il compito di portare la misericordia di Gesù al cieco, seduto lungo la strada a mendicare e di portare Bartimeo all’incontro liberante con Gesù.
Esprimendogli la vostra riconoscenza domando in particolare la benedizione del Vescovo Antonio. Pregate fin da ora per me. Chiedete anche l’intercessione dei santi che imparerò a conoscere e a sentire come fratelli e che fanno parte della “nostra” Chiesa: Prosdocimo, Giustina, Gregorio Barbarigo, Pio X, Leopoldo, Antonio e tutti i Santi e Beati della Chiesa di Padova.
Il Signore volga il suo sguardo su di noi, ci benedica e ci doni la sua pace.
Don Claudio
vescovoClaudio